Danza e letteratura sul palco in “Donne Frontiere Scritture”

Il Piccolo, 18.06.2025

Alle 18.30 all’Ex Lavatoio in via San Giacomo in Monte 9, la casa editrice Vita Activa, la Casa Internazionale delle Donne di Trieste e la compagnia DanzarSì, in collaborazione con Amiscout, portano in scena l’evento “Donne frontiere scritture. Produzione letteraria femminile di frontiera a nord-est”. Le letture a cura di Anna Gloria Tetto e Luciana Villi saranno intervallate da performance di danza creativa, secondo il metodo Maria Fucs, di Monica Bellini, Alessandra Copetti, Emma Gasanova, Matilde Guzzi, Claudia Pisani, Giuliana Pregellio e Daniela Zamataro. Le letture sono tratte dal libro “Donne Frontiere Scritture”, pubblicato dalla casa editrice Vita Activa nel 2024, a cura di Erica Mezzoli e con la prefazione di Tatjana Rojc. Il volume (da cui è nato anche un podcast) raccoglie ventotto testi prodotti dalle undici autrici coinvolte nell’omonimo progetto di divulgazione della cultura umanistica finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Il fulcro del progetto è stato, nell’aprile dell’anno scorso, un workshop residenziale di scrittura che si è svolto in quattro giornate all’azienda agricola Colja Jožko. Ha coinvolto donne italiane di madrelingua slovena e donne slovene o croate di madrelingua italiana sotto i 35 anni di età. Hanno potuto contare anche su alcune tutors, una per ogni tipologia di scrittura prescelta, dalla saggistica alla narrativa, dalla narrazione storica alla scrittura poetica e giornalistica. L’obiettivo è stato il promuovere e potenziare un genere conosciuto come letteratura di frontiera nella sua declinazione al femminile. Ovvero la produzione letteraria generata da donne transnazionali, che vivono a cavallo dei confini e delle lingue della regione dell’Adriatico nord-orientale, e che, spesso, si rivolgono a un pubblico a sua volta transnazionale. In questo quadro “Donne Frontiere Scritture” ha voluto innanzitutto riconoscere e sostenere lo spazio e il valore delle produzioni culturale e letteraria delle donne della regione e degli adiacenti territori di Slovenia e Croazia, apprezzando le diverse identità e i relativi registri linguistici, anche segnati da inferenze linguistiche nelle loro varianti broken.

 

   

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