Aritmie. Storie di ordinaria diversità

Un uomo è steso a terra nel suo giardino – a mezzogiorno – per vedere meglio le stelle, incurante di ciò che lo circonda e di chi gli sta accanto; una donna esausta sente maturare una crescente avversione per il suo cane inoffensivo; un’altra, nelle sue visioni oniriche, assume le sembianze di un mostro pantagruelico che divora tutto ciò che trova; un’adolescente, riluttante a uscire di casa, si rifugia nella fantasia, unica strada per raggiungere la concretezza: questi e altri ancora sono i protagonisti che popolano l’universo narrativo di Lia Esposito. Sono quasi tutti malati, disadattati o arrabbiati, sì perché nei dodici racconti contenuti in Aritmie l’autrice esplora a fondo il tema della ‘diversità’, declinata nelle sue molteplici varietà. I testi toccano argomenti mai banali né scontati, e testimoniano la vicinanza empatica e affettiva ai personaggi da parte dell’autrice, che mira a sgretolare pregiudizi e schemi convenzionali, nella certezza che, se sostenuto da un atteggiamento
accogliente e inclusivo, ogni essere vivente può fornire il suo straordinario contributo.