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al "Bid19" V.A. presenta : "E'oro quello che hai tra le dita"

All'interno  del BID19 ( Mostra Internazionale d'Arte Femminile)

al Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste

 

Sabato 30 marzo 2019

Vita Activa presenta lo spettacolo

"E' ORO QUELLO CHE HAI TRA LE DITA"

 

Deliberatamente tratto dal libro di Angèle Paoli, ARTEMISIA ALLO SPECCHIO, edito da Vita Activa Editoria, il racconto scenico di Luisa Cividin, Renata Millo e Dino Pacco (Teatro degli intoppi) è arricchito dai passi di danza creativa metodo Maria Fux, con la coreografa Daniela Zamataro e la partecipazione del gruppo "Danzare si può".

Se ne evince il ritratto di una donna capace di decidere di sé, della forza dei suoi progetti, consapevole dell'innovazione rivoluzionaria della propria arte, pronta a mettersi in agone nella società contemporanea in territorio maschile come quello della pittura.

 

"Lady Ludlow" al caffè degli Specchi

 

Prosegue la rassegna "Donne agli Specchi".

 

Mercoledì 27 marzo


al Caffè degli Specchi di Trieste


alle ore 18.00


Helen Brunner assieme alla traduttrice Manuela Centazzo e a Marisa Sestito, presenterà

la traduzione del libro Lady Ludlow

di Elisabeth Gaskell, inedito in Italia sino al 2016.

La scrittrice britannica è stata una delle donne maggiormente impegnate sulle condizioni sociali dell'epoca vittoriana.


"Artemisia allo specchio" al Caffè degli specchi

 

Al 30 gennaio 2019, al Caffè degli Specchi a Trieste,

dalle ore 18.00, Cecilia Randich, nell'ambito della rassegna "Donne agli Specchi" presenta

,il libro ARTEMISIA ALLO SPECCHIO

di Angèle Paoli, supportata dalla traduttrice dello stesso, Anna Tauzzi e dall'artista pittore Paolo Cervi Kervischer.

Letture estemporanee dell'opera a cura di Luisa Cividin e Giuliana Pregellio.

 

Donne agli Spechi "La prima donna rossa istriana"

 

Per la rassegna "Donne agli specchi",

al 10 febbraio 2019 alle ore 18.00,

al Caffè degli Specchi a Trieste,

 

 

Silva Bon presenta il libro di Giacomo Scotti "La prima donna rossa istriana",

biografia dedicata a Giuseppina Martinuzzi.

 

                                  


All'incontro saranno presenti Patrizia Saina e Gianluca Paciucci, le inconfondibili letture, tratte da scritti della Martinuzzi stessa, a cura di Luisa Cividin e Giuliana Pregellio e Maurizio Milova

 

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Presentazione della traduzione inedita del libro "Lettere da Salonicco"

presentazione di Lettere da Aalonicc

 

Vita Activa Editoria è felice d'invitarvi alla presentazione della traduzione inedita del libro di JelenaDimitrijevic "Lettere da Salonicco".
L'evento sarà presentato da Gabriella Musetti e l'Editor Patrizia Saina, con la partecipazione della traduttrice Ginevra Pugliese, Marija Mitrovic e Alexandra Zamba'.
Questo libro si avvale del contributo del Ministero della Cultura e dell'Informazione della Repubblica Serba.
Letture a cura di Luisa Cividin.

Alcune note sull'Autrice:
Poetessa, scrittrice di viaggi, infermiera, poliglotta, femminista. Jelena Dimitrijević nasce il 27 marzo 1862 a Kruševac da Nikola Miljković, commerciante, e da Stamenka, figlia del principe Milojko di Aleksinac. Insieme al marito viaggia molto, tra Skopje, Salonicco, Costantinopoli e altrove. Attratta dal mondo orientale e dalle donne turche, entra negli harem per conoscerle direttamente. Scrive numerose opere letterarie in versi e prosa. Nel 1918 a Sarajevo escono Pisma iz Soluna (Lettere da Salonicco), una raccolta di lettere già pubblicate a puntate a Belgrado nel 1909.

Scrive: «Sono passati i tempi in cui la donna era oggetto di piacere del marito. E sono passati i tempi in cui la donna era considerata una cosa, un oggetto senz’anima... Questo mi è venuto in mente più di una volta ora, a Salonicco; e da due sere penso soltanto a questo e rifletto su come cominciare e su chi deve cominciare. Le donne, ovviamente, ma solo le turche o... E ho sentito, e ne sono stata molto contenta, che hanno cominciato da sole. Alcune di loro, intelligenti e libere, si sono riunite e hanno scritto una domanda. [...] E sono andata alla ricerca di quelle donne eroiche, delle loro firme su quella petizione, ma non le ho trovate. Forse sono state loro stesse a mettere in circolazione la voce per far sì che i loro uomini cominciassero a riflettere...».